Saligia – Palazzo Zacco Ragusa – dal 7 settembre al 7 ottobre 2017
La ragione ed il sentimento muovono le menti di tutti gli 13 uomini, è affascinante pensare alla capacità di affrontare la vita nelle molteplici diversità. le culture e le civiltà passate e presenti hanno commesso atrocità che spesso ci hanno portato a vergognarci, la storia non insegna, la storia riporta i fatti come sono accaduti, spesso romanzati o scremati, in base alla personalità che ci racconta un evento od un fatto accaduto. Se l’uomo prendesse spunto dal passato per migliorare, l’eden avrebbe avuto già un luogo. I genocidi si ripetono, le tragedie in mare raccontate dai padri della magna Grecia come echi rimbombano nei nostri mari, cosa può raccontare oggi l’artista? Cosa porta Andrea Chisesi ad omaggiare i grandi maestri del passato? Queste sono state le domande che mi sono posta davanti alle opere di Chisesi. Quando siamo davanti a qualcosa che conosciamo ci sentiamo sicuri, perché in quel momento il ricordo dettato dalla sapienza ci fa sentire protetti, quando ignoriamo qualcosa veniamo pervasi dal dubbio e dall’angoscia di quello che non capiamo. La mostra dal titolo “saligia” può per molti versi presagire alla ormai scontata visione cattolica dei 7 vizi capitali, denota una chiara visione del peccato impropriamente confuso con il vizio. Il vizio di leggere un libro alla sera non implica un peccato, mangiare un dolcetto dopo il pranzo non determina un peccato di gola. La sottile linea tra il vizio ed il peccato sta al desiderio con la mania. Per queste ragioni il vizio rappresentato da Andrea Chisesi non ci ammonisce, non ci inquieta, le opere sono una chiara denuncia dell’animo umano, nelle sue tenere debolezze, ogni eccesso porta alla decadenza fisica o mentale, ma non è fine a se stesso, il vizio è la manifestazione del piacere.
Quando desideriamo qualcosa non riusciamo ad ammonire il pensiero, l’uomo è debole perché di carne è fatto il suo corpo, la bellezza delle emozioni abbaglia la volontà che ha un codice dettato dal conformismo. Nessuno senza la codifica delle regole può capire cosa è giusto o sbagliato, quando giudichiamo lo facciamo in base agli insegnamenti, ma quali sono quelli che hanno portato
un miglioramento all’anima? Andrea Chisesi ci rivela il suo modo di vedere il vizio, la faccia bella della medaglia, quando il vizio diventa ossessione trova la sua radice. Nelle opere l’artista mette a nudo i suoi personaggi, Amy è sola, muore per gola, muore per tutta una serie di connotazioni che il successo gli ha regalato, lei è nuda, davanti la sua chitarra, chiude gli occhi e ci regala l’immagine della tenerezza, quella del rapporto unico intriso d’amore tra lei e la musica. Quanti di noi hanno additato il Cardinal Bertone ! Una storia vecchia come il mondo! Ed ancora Trump, superbo nelle sue convinzioni, ma quanti di noi conoscono i suoi ideali? Così concludo con una riflessione: cercare di dare una spiegazione alla molteplicità della debolezza non porta alla conclusione, ma al caos dove tutto non ha una ragione, la saggezza salverà il mondo solo se è comparata dall’umiltà d’animo. Grazie Andrea Chisesi per la lezione che ci dai, qualunque essa sia.
di Marcella Damigella